DETRAZIONE AL 50%

Settimana scorsa mi è capitato un cliente che voleva sistemare l’impianto elettrico e metterlo in sicurezza. C’erano gli antipatici fili rigidi, che anche se sono a norma, sono odiosi perché si rompono quando si stringono con i morsetti. Sistemarlo in qualche modo sarebbe costato alla fine 900,00 euro, allora gli ho proposto di rifarlo a nuovo cambiando fili e frutti per un totale di 2300 euro.

Mi ha detto che era troppo e non voleva spendere così tanto.

Io allora ho giocato la carta della detrazione del 50%. 2300 euro di cui lo stato gli avrebbe ridato indietro la metà nel corso di 10 anni.

Alla fine però l’impianto nuovo gli sarebbe costato 1150,00 euro contro i 900 di una sistemazione del vecchio.

Ci ha pensato e mi ha scelto l’impianto nuovo.

Questo per dirti che sapere dove è possibile detrarre il 50% ti può agevolare nel portare a casa del lavoro.

Oggi parliamo allora della legge di Stabilità 2017 che ha prorogato fino a fine 2017 la possibilità di detrarre del 50% in 10 anni le spese per gli impianti.

 

Però quali lavori che interessano il tuo settore possono avere la detrazione del 50%?

Lo stato vuole agevolare il cittadino e migliorargli la vita.

Per far questo vuole migliorare la sua abitazione per proteggersi dai ladri, avere l’impianto elettrico in sicurezza, risparmiare energia avere accesso alle informazioni.

Ecco che allora rientrano:

1.per la protezione contro i ladri gli impianti di allarme, videosorveglianza, citofono o videocitofono
2.per il risparmio energetico gli impianti fotovoltaici
3. per l’accesso alle informazioni le antenne centralizzate e trasmissione dati
4. per la sicurezza dell’impianto elettrico il rifacimento o la modifica dell’impianto elettrico per renderlo a norma, ma anche la sola dichiarazione di rispondenza oppure la sostituzione di un componente che altrimenti potrebbe essere pericoloso per chi ci abita

5. poi c’è il capitolo delle manutenzioni ordinaria e straordinaria
-si detrae qualsiasi intervento che rientra nella manutenzione straordinaria per cui qualsiasi modifica all’impianto elettrico che apporta miglioramenti

-la manutenzione ordinaria invece che sarebbe per esempio la sostituzione di parti usurate è valida solo per i condomini e cioè se cambiate una lampadina o una plafoniera il condominio detrae il 50%, il privato no.

Ma se dal privato mi cambiate una presa elettrica, un salvavita o comunque qualsiasi componente che da rotto crea pericolo, ecco che non rientrate all’interno della manutenzione ordinaria, ma di aumento della sicurezza elettrica del privato e così anche lui detrarrà il 50%.

Attenzione alle antenne. Queste sono detraibili se centralizzate perché previste sotto la voce  cablaggio edifici. Ma se da un privato mi cambi l’intera antenna perché con questo migliori l’impianto, allora rientri nella manutenzione straordinaria ed ecco che hai anche la detrazione dell’antenna anche nel privato.

Pensa quanto lavoro potrebbe portarti informare il cliente che se cambia l’antenna quest’anno recupera il 50%.

L’iva che si applica è quella agevolata al 10% se l’immobile è a uso residenziale.

Inoltre se c’è di mezzo un subbappalto come un’impresa tu fatturi con 22% a lei e l’impresa fattura con il 10% al cliente. Non è possibile fatturare al 10% di iva a aziende.

Altre cose da sapere è che per la detrazione del 50% non è più necessario specificare la manodopera e il costo del materiale. Diverso è se si applica l’iva al 10% solo nel caso si installino i cosiddetti “beni di valore significativo” come condizionatori, videocitofoni, impianti di sicurezza. Lì allora bisogna specificarlo perché se la manodopera è superiore al materiale si applica su tutto il 10% di iva, altrimenti bisogna fare un calcolo che vedremo in un’altra puntata.

Se hai un cliente fai da te che si vuole comprare il materiale da solo, lo potrà detrarre al 50%.

L’iva sul materiale al 10% invece si può applicare solo se il materiale è fornito dall’installatore.

Distanza minima tra la scatoletta elettrica e lavandino in bagno?

Distanza minima tra la scatoletta elettrica e lavandino in bagno?

In bagno a che distanza posso mettere la scatoletta elettrica rispetto al lavandino?
La Norma CEI 64-8 non indica nessuna distanza minima tra il lavandino e i componenti elettrici.
È consigliato quindi, senza alcun obbligo, installarla ad una distanza tale da evitare gli schizzi d’acqua.
È bene evitare di installarla sulla parete perfettamente sotto l’uscita di un tubo idraulico, per evitare un cortocircuito in caso di perdita d’acqua.
Ma anche in questo caso, sono solo consigli.
L’unica regola è il buon senso.
Gli unici sanitari ad avere una distanza minima da rispettare secondo la Norma, sono la vasca da bagno e la doccia.
Solo da queste dobbiamo mantenere i famosi 60cm di distanza dove non devono esistere scatolette elettriche, né lavatrice, eccetera.
Esistono in realtà delle eccezioni, ma ne parleremo un’altra volta.
Alla prossima elettricista e… teniamoci in contatto!

Consigli per essere felice quando lavoro

Consigli per essere felice quando lavoro

10 cose che mi aiutano ad essere un elettricista felice quando lavoro:

  1. Svegliarmi in tempo, che non vuol dire presto, ma ad un orario che mi permetta di fare le cose con calma, facendo colazione, magari leggendo ed arrivando comunque in anticipo al primo appuntamento della giornata. La tranquillità mi fa iniziare bene.
  2. Vestirmi da elettricista professionista: pantaloni tecnici, T-shirt, felpa, giubbino, cappello, tutti rigorosamente marchiati con i colori ed il logo della mia ditta. Ho notato che ai clienti che non mi conoscono, faccio un’impressione molto più professionale, basata semplicemente sugli abiti. Mi offre quindi un vantaggio prima ancora di presentarmi.
  3. Avere gli attrezzi che mi servono. Perché se uso il cacciavite come scalpello, la prossima volta che vado a svitare una vite con quel cacciavite, sono imprecazioni a raffica! Oppure se uso il detersivo per infilare i cavi, scoprendo che il giorno dopo è diventato colla! Non va bene. Con gli attrezzi giusti, la metà del lavoro è già fatta!
  4. Avere furgone e magazzino in ordine. Per trovare ciò che mi serve senza spreco di tempo e nervosismo. Ogni cosa al suo posto ed un posto per ogni cosa! Ovviamente su questo punto io predico bene, ma razzolo veramente male, perché l’ordine è a me sconosciuto.
  5. Lavorare bene. Che sia una piccola riparazione o una grande installazione, mi rende orgoglioso fare un buon lavoro. Roba da supertecnico. Roba che soddisfa a pieno ovviamente anche il cliente. Dimostrare che, come dico sempre, l’esperienza fa differenza.
  6. Fare le pause. Rilassarmi con un paio di pause alla mattina ed un paio al pomeriggio, mi permette di non sentirmi come un mulo da traino e di riprendere un po’ di energia.
  7. Fare un lavoro alla volta. Da quando esiste lo smartphone, pensare ad una sola cosa per volta è più difficile. Ogni 10 minuti si presenta una nuova distrazione. Calma. Nulla mi rende più felice che finire un lavoro senza interruzioni. Se mi state chiamando al telefono, vi richiamo dopo.
  8. Essere educato. Con i clienti e con i collaboratori. Insomma, essere educato con le persone fa tutta la differenza del mondo.
  9. Trovare ottimi collaboratori. Fare tutto da solo è difficilissimo, ma avere collaboratori rompi scatole è molto peggio. La scelta dei collaboratori incide totalmente sulla mia felicità e sulla resa della ditta. Avere dei colleghi che sposano il mio modo di lavorare, avere un buon consulente tecnico e un buon commercialista, rende tutto troppo più facile.
  10. Farmi pagare. La paura di avere prezzi troppo alti è dentro di me, insieme alla consapevolezza che ci sarà sempre chi farà prezzi più bassi dei miei. Io mi confronto spesso coi miei amici elettricisti. E poi tengo sempre a portata di mano i prezzi esposti ogni sei mesi dalla Camera di Commercio della città dove lavoro, che è un buon parametro di confronto. Premessa l’onestà e l’esecuzione perfetta dei lavori, alla fine ovviamente decido io il costo dei miei servizi. Per la maggior parte delle riparazioni comunico sempre al cliente il costo prima di uscire. Voglio che sappia prima quanto andrà a spendere. Questo permette l’immediata esclusione di chi vuole tutto subito per pochi soldi.

Alla prossima elettricista… e teniamoci in contatto!