Distanza minima tra la scatoletta elettrica e lavandino in bagno?

Distanza minima tra la scatoletta elettrica e lavandino in bagno?

In bagno a che distanza posso mettere la scatoletta elettrica rispetto al lavandino?
La Norma CEI 64-8 non indica nessuna distanza minima tra il lavandino e i componenti elettrici.
È consigliato quindi, senza alcun obbligo, installarla ad una distanza tale da evitare gli schizzi d’acqua.
È bene evitare di installarla sulla parete perfettamente sotto l’uscita di un tubo idraulico, per evitare un cortocircuito in caso di perdita d’acqua.
Ma anche in questo caso, sono solo consigli.
L’unica regola è il buon senso.
Gli unici sanitari ad avere una distanza minima da rispettare secondo la Norma, sono la vasca da bagno e la doccia.
Solo da queste dobbiamo mantenere i famosi 60cm di distanza dove non devono esistere scatolette elettriche, né lavatrice, eccetera.
Esistono in realtà delle eccezioni, ma ne parleremo un’altra volta.
Alla prossima elettricista e… teniamoci in contatto!

Consigli per essere felice quando lavoro

Consigli per essere felice quando lavoro

10 cose che mi aiutano ad essere un elettricista felice quando lavoro:

  1. Svegliarmi in tempo, che non vuol dire presto, ma ad un orario che mi permetta di fare le cose con calma, facendo colazione, magari leggendo ed arrivando comunque in anticipo al primo appuntamento della giornata. La tranquillità mi fa iniziare bene.
  2. Vestirmi da elettricista professionista: pantaloni tecnici, T-shirt, felpa, giubbino, cappello, tutti rigorosamente marchiati con i colori ed il logo della mia ditta. Ho notato che ai clienti che non mi conoscono, faccio un’impressione molto più professionale, basata semplicemente sugli abiti. Mi offre quindi un vantaggio prima ancora di presentarmi.
  3. Avere gli attrezzi che mi servono. Perché se uso il cacciavite come scalpello, la prossima volta che vado a svitare una vite con quel cacciavite, sono imprecazioni a raffica! Oppure se uso il detersivo per infilare i cavi, scoprendo che il giorno dopo è diventato colla! Non va bene. Con gli attrezzi giusti, la metà del lavoro è già fatta!
  4. Avere furgone e magazzino in ordine. Per trovare ciò che mi serve senza spreco di tempo e nervosismo. Ogni cosa al suo posto ed un posto per ogni cosa! Ovviamente su questo punto io predico bene, ma razzolo veramente male, perché l’ordine è a me sconosciuto.
  5. Lavorare bene. Che sia una piccola riparazione o una grande installazione, mi rende orgoglioso fare un buon lavoro. Roba da supertecnico. Roba che soddisfa a pieno ovviamente anche il cliente. Dimostrare che, come dico sempre, l’esperienza fa differenza.
  6. Fare le pause. Rilassarmi con un paio di pause alla mattina ed un paio al pomeriggio, mi permette di non sentirmi come un mulo da traino e di riprendere un po’ di energia.
  7. Fare un lavoro alla volta. Da quando esiste lo smartphone, pensare ad una sola cosa per volta è più difficile. Ogni 10 minuti si presenta una nuova distrazione. Calma. Nulla mi rende più felice che finire un lavoro senza interruzioni. Se mi state chiamando al telefono, vi richiamo dopo.
  8. Essere educato. Con i clienti e con i collaboratori. Insomma, essere educato con le persone fa tutta la differenza del mondo.
  9. Trovare ottimi collaboratori. Fare tutto da solo è difficilissimo, ma avere collaboratori rompi scatole è molto peggio. La scelta dei collaboratori incide totalmente sulla mia felicità e sulla resa della ditta. Avere dei colleghi che sposano il mio modo di lavorare, avere un buon consulente tecnico e un buon commercialista, rende tutto troppo più facile.
  10. Farmi pagare. La paura di avere prezzi troppo alti è dentro di me, insieme alla consapevolezza che ci sarà sempre chi farà prezzi più bassi dei miei. Io mi confronto spesso coi miei amici elettricisti. E poi tengo sempre a portata di mano i prezzi esposti ogni sei mesi dalla Camera di Commercio della città dove lavoro, che è un buon parametro di confronto. Premessa l’onestà e l’esecuzione perfetta dei lavori, alla fine ovviamente decido io il costo dei miei servizi. Per la maggior parte delle riparazioni comunico sempre al cliente il costo prima di uscire. Voglio che sappia prima quanto andrà a spendere. Questo permette l’immediata esclusione di chi vuole tutto subito per pochi soldi.

Alla prossima elettricista… e teniamoci in contatto!